
Eccomi di nuovo qui. Intanto volevo dirvi che con la dobermann le cose si stanno mettendo bene. Detto ciò, torniamo al cagnaro. Come vi dicevo ieri ci sono persone per bene che allevano i me. Certo lo fanno per mestiere, per guadagnare il denaro che serve a voi umani per…beh per tutto, insomma. E che problema c’è? Pure i medici guadagnano dei soldi con il loro lavoro ma se lo fanno bene, secondo le regole, con passione e dedizione, avanti tutta, continuate così! E pure gli allevatori, dico io, che tanto parliamoci chiaro, gli umani che adottano i me coprono una “fascia di mercato”, quelli che si accasano con un me blasonato tutta un’altra, difficile che si confondano, non credete? Però in mezzo, confusi nella caligine della terra di nessuno, strizzando l’occhietto infido e malevolo a destra e a manca, cercando di acchiappare di qua e di là i meno accorti fra di voi, ci sta lui: il cagnaro. Il cagnaro si declina in varie guise (sono forbito io), è questo lo rende ancor più pericoloso, perché si camuffa a seconda dell’occasione. Quindi, occhio. Ora ve li vado a illustrare. Primo tipo di cagnaro: mio cuggino. Si sa i parenti non te li puoi scegliere ma il cagnaro qui, ha proprio avuto sfiga, perché annovera di tutta evidenza solo parenti alquanto scarsi di materia grigia o almeno parecchio imbranati. Non gli mancano infatti quelli che: mi è scappata la cagnina in calore; ma davvero un maschio e una femmina insieme posso fare di ‘ste robe; volevo solo provare, però, dai, i cuccioli che carini etc…e tutto questo suo parentado cerebroleso ha in comune una sola cosa: per risolvere il fattaccio si rivolge a lui. Il risolutore per antonomasia: il cagnaro. Il quale prende in mano la situazione e il cellulare ed inizia a pubblicare annunci su ogni dove che in genere cominciano con: vattelapesca purissimo, segue foto di cucciolo delizioso (scaricata da google), qualche dettaglio accattivante e raramente corrispondente al vero e infine la frase magica: modico prezzo; 250 euro, in questi tempi di crisi, va per la maggiore. Se avrete la malaugurata idea di telefonargli, di lì a poco incontrerete in un luogo imprecisato, ma di sicuro non a casa sua e di sicuro non in un allevamento, questo tizio. Avrà con sé 2 o 3 cuccioli. Qualunque di questi indicherete vi risponderà: “accidenti quello proprio pensavo di tenerlo per me, ma, vabbé dai, mi piaci…”, pure se per sbaglio indicherete una nutria che proprio in quel momento passava di lì, vi risponderà cosi, giusto per capirci. È marketing. Poi mettiamo che, invece di scappare a gambe levate come vorrebbe il buon senso e pure il buon gusto, siate proprio decisi a farvi prendere in braccio, seguiterà così: “i vaccini? Troppo piccolo e poi è meglio se li fai tu dal tuo veterinario di fiducia e poi così posso chiederti anche meno, sempre perché si vede che sei una bella persona” – “Il pedigree? Ma che scherzi per davvero?!? Non si usa più. Guarda gli ultimi li ho visti nella collezione autunno – inverno del ‘98, poi costa un botto, sono soldi buttati. Si vede a occhio che è perfetto” – e per finire – “dai, prenditi ‘sto cucciolo prima che ci ripensi” e con mano lesta i vostri 250 euro già sono spariti nelle sue tasche e tanti saluti. Cosa vi siete comprati lo scoprirete nei prossimi mesi. Magari anche nei prossimi anni. Ma una cosa ve la posso dire già da ora. Lo rifarà. Non c’è nessun cuggino improvvido o sbadato. E’ lui. Ci campa la famiglia così. Senza andare tanto per il sottile, fa accoppiare qualunque cosa abbia la minima possibilità di riprodursi. Non gliene frega niente se il cucciolino che tenete in braccio e che già vi ha rubato il cuore, tra sei mesi svilupperà una brutta patologia alle anche e in breve invece che correre avrà bisogno di un carrellino per stare in piedi o se tra qualche anno, per via dell’atassia cerebellare, vi dispererete nel vedere il vostro cane incapace di coordinare persino i movimenti più semplici. Non gliene importa niente, ha in tasca i suoi 250 euro e il mondo gli sorride. A voi invece e al vostro nuovo migliore amico potrebbe sorridere un po’ meno. E questo è solo il primo tipo di cagnaro. Rimanete con me che tra un po’ arrivano gli altri, uno meglio dell’altro, vi assicuro. E ricordatevi bene che imparare a riconoscerli, ed evitarli, va da sé, è il miglior aiuto che potete dare a tutti i me del mondo. Scappo, ci vediamo domani che ora…beh già lo sapete, che ve lo dico a fare.