Cagnaro del secondo tipo – il delinquente fatto e finito

Rieccomi. Dove eravamo rimasti? Ah, sì: si avanzi il secondo modello di cagnaro: il delinquente fatto e finito. Il tipo standard è un muscoloso farabutto, maschio caucasico, se ne rinvengono tracce anche di altre etnie, per ora residuali, quindi non distraiamoci che poi vi confondete. Pure questo lo potete trovare negli annunci online, facilmente però vi arriva anche con il tam tam, che si sa, il delinquente preferisce l’ombra e se può non si espone. Fatto sta che un bel giorno, vuoi in un modo vuoi nell’altro, vi ritrovate al telefono con un tipo che vi dà appuntamento ad un casello autostradale in orari variabili tra le 22 e le 2 del mattino. Se piove pure meglio. Se già questo non vi ha attivato il minimo sindacale di amigdala che hanno in dotazione tutti gli umani, dovreste farvi due domande sul vostro sistema nervoso. Ma mettiamo che abbocchiate, vi ritroverete, in una di quelle tipiche notti buie e tempestose, al casello Milano Ghisolfa. Arriva ‘sto bel tipo che apre il cofano della macchina e dentro ci sono 5 o 6 me. All’apparenza abbastanza arzilli, se a qualcuno ciondola un po’ la testa, penserete, sarà per il mal d’auto, di sicuro non andrete a pensare che sono strafatti di cortisone. Certo sono un po’ più piccoli di quello che vi aspettavate, perché siccome siete tipini svegli avete controllato su internet prima. Ma il tizio vi rassicura: “No guarda hanno 3 mesi e mezzo, sono vaccinati, hanno pure l’antirabbica, così sei a posto, ché io sono un tipo serio e ci tengo alla mia reputazione. È che c’è poca luce, per quello sembrano più piccoli, poi è pure umido, si saranno ritirati un po’, capita” – “Ok, e i documenti?”, un po’ vi puzza però sono tanto bellini e poi a quel prezzo, un vero affare. “Tranquillo, è tutto qui, vedi: vaccini, timbri, firme, numero di chip” – “Veramente sto timbro non si legge proprio…” – “Ah bello lo vuoi sto cane, che c’ho la fila a ‘sti prezzi delle patate! Si sarà scolorito, non vedi che viene giù un diluvio” – “Giusto, scusa”. Pagate. Chiude il cofano. Brum brum. Ciao ciao. E da lì in poi incrociate le dita perché vedete quel cucciolino se va bene ha un mese e mezzo; vaccini neanche l’ombra; il chip manco a parlarne; e se guardate bene il timbro sul libretto che vi ha dato il tizio, ora che c’è più luce, ci potete leggere: ritenta sarai più fortunato. Vi piglia un filino di ansia e siccome siete comunque personcine per bene vi precipitate dal primo veterinario che trovate, il quale vi guarda come se avesse davanti un minus habens, che poi un po’ è così, dai diciamocelo, ma chi cavolo si va a comprare un me di notte al casello di Milano Ghisolfa? Che la gente normale manco di giorno ci andrebbe, potendo evitare. Comunque se vi dice bene il cucciolo in questione se la cava, ci smenate un bel po’ di soldi tra cure vaccini, varie ed eventuali e magari crescendo sto batuffolo, che avevate comprato come boxer, vi esce fuori con un musetto a punta che manco Robin Hood della Disney, però, dai, poteva andare peggio. Sì, credetemi poteva andare peggio. Poteva essere che in capo a qualche giorno il tenero cucciolino tirasse le cuoia, per la denutrizione, il viaggio in condizioni terribili, i parassiti…Sapete, io, qualcuno di quei cuccioli l’ho conosciuto, qualcuno di quelli fortunati che hanno potuto raccontarla, come dite voi. È da loro che so cosa succede prima del casello Milano Ghisolfa. Scantinati bui e umidi pieni di me tenuti lì solo per sfornare cuccioli, strappati dopo poco alle loro madri denutrite, sporche e malate affinché possano fare altri cuccioli. Mai un pasto decente, mai una carezza, mai un raggio di sole. Solo buio, paura, freddo e fame e cuccioli, tanti cuccioli. E poi un viaggio terribile tutti ammassati in scatoloni chiusi, senza cibo né acqua, ogni tanto qualcuno non ce la fa, viene gettato a lato della strada e il viaggio ricomincia, veloci fino al casello di Milano Ghisolfa, fino a voi. Senza di voi alla fine del viaggio non ci sarebbe niente di tutto ciò prima. Ora lo sapete, regolatevi.

Una risposta a “Cagnaro del secondo tipo – il delinquente fatto e finito”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *