
Buon giorno cari umani, eccoci di nuovo qui alle prese con quell’adorabile figuro del cagnaro e sto per presentarvene uno davvero bizzarro, un tipino snob e acchittato che facilmente potreste trovarvelo tra i piedi pure a Wimbledon, intento a cercare di appioppare all’inossidabile regina Elisabetta un “esotico” Corgi blu manto di madonna. Chiameremo questo bel tipo di cagnaro: a tiratura limitata. Il tizio in questione, come vi dicevo, si muove a suo agio tra le fila del jet set e il suo scintillante apparato di scena attrae facilmente umani con la dotazione neuronale standard di un allodola (non me ne vogliano le medesime, mi serviva per la figura allegorica). L’acchiappo del medesimo è giocato tutto sull’eccezionalità. Quello che offre lui non ce l’ha nessuno, non esiste in natura (e dovreste chiedervi come mai, non pensate?). Esotico è la parola che con labbra adeguatamente atteggiate come il culo dell’allodola di cui prima, il cagnaro vip pronuncia con voluttuosa quanto frequente nonchalance, colandola nelle vostre orecchie come miele per le mosche. Esotico non vuol dire un cavolo, lo sapete, vero? Anche tu mio bel umano biondo e alto, sei piuttosto esotico per un abitante dell’altopiano peruviano. Ma il nostro eroe sa bene quanto siete sensibili alla “tiratura limitata”, al “solo per te”, e lì vi frega. Il Cagnaro qui s’è messo in testa di essere una specie di demiurgo. Ti faccio un esempio. Se a te piacciono i pastori tedeschi, ma sei convinto che in quanto tali, debbano avere gli occhi come minimo azzurri, e soprattutto un delizioso tartufo giallo egiziano invece di quell’affare nero al fondo della canna nasale, lui te lo fa fabbricare. Chiama i suoi degni sodali e li mette al lavoro: “ragazzi, il mercato vuole pastori tedeschi con gli occhi azzurri e tartufi simil camoscio, provvedete veloci, che lo standard di razza ormai è venuto a noia” e quelli giù a mischiare questo con quello, con un pizzico di quell’altro, shakerare tutto e voilà: ecco il pastore tedesco esotico. Poi certo nel mischiare questo e quello magari si sono persi di vista che il caro Rex lì è un po’ esposto alla displasia e quindi è meglio se quel problemino lo tieni d’occhio quando mischi, oppure che a forza di mescolare i colori, trascuri che alcuni di loro sono legati a geni recessivi che aprono la porta a brutte sorprese. Ma chi se ne frega se potete esibire cotanto bel me esotico che il Giangi e la Pucci se lo sognano, giusto? Con quel che l’avete pagato poi, l’equivalente di un master in “fatti furbo”, come minimo. Ma cosa vi dice il cervello?!? Siamo già perfetti così! Il cagnaro in questione con la vostra smania di avere il pezzo unico, a tiratura limitata, alimenta il suo conto in banca e un pel po’ di allevamenti “frankenstein” in batteria. Ma dico io, mai possibile che non vi ricordiate come finisce ogni volta? Ma andatevi a rivedere Boris Karloff, va, e tornate poi per l’ultimo tipo di cagnaro.